sabato 18 febbraio 2012

Disattivare il Timeline di Facebook...si può?




Ma cos'è il Timeline di Facebook? 
Il Timeline  permetterà di impaginare tutte le risorse condivise su Facebook secondo una linea temporale. Sarà cioè possibile scorrere anno per anno le foto e i video condivisi online, oltre alle attività svolte sulle applicazioni terze. 
Lo scopo è costruire nel tempo una sorta di "diario digitale" della propria vita, che metta in evidenza, ad esempio, i film visti, i libri letti, i brani musicali ascoltati di più o tutti i viaggi fatti. Ovviamente sarà possibile decidere quali elementi visualizzare e quali invece nascondere.


Per arrivare il diario basta andare nella parte di facebook dedicata alla Timeline e cliccare, in basso a destra, su "ottieni il diario".
Ci sono, poi, due possibilità: o renderlo immediatamente pubblico oppure fare una prova di sette giorni (per poter preparare la pagina nel momento della pubblicazione ufficiale).


Il 15 dicembre ogni utente ha avuto la possibilità di ottenere il diario e il 24 dicembre 2011 il diario sarebbe stato obbligatorio a tutti gli 800 milioni di utenti sparsi nel mondo.
Beh...siamo al 18 febbraio 2012 e c'è chi, ancora, ha il vecchio profilo e chi ha accettato la prova dei sette giorni non può più tornare indietro.


Quali sono i rischi del Diario?
Molto probabilmente non ci ricordavamo di avere "quella" foto, o che qualche nostro conoscente ci aveva taggato a tradimento, promettendoci di eliminarla quanto prima, ma poi l'immagine era stata seppellita da altri post e abbiamo lasciato perdere.


Chi vede i nostri contenuti passati? 
I nostri amici, parenti, conoscenti e, molto probabilmente, anche il nostro datore di lavoro.
Questo è il prezzo da pagare dopo anni di condivisione sfrenata, amicizie accettate ad occhi chiusi, senza preoccuparsi di impostare in modo dettagliato la privacy.


E se, poi, il Timeline di Facebook non ti piace. L’hai settata nel minimo dettaglio, hai tappato ogni possibile falla per la privacy, hai limato via tutti i dettagli più imbarazzanti del tuo passato social, eppure continua a non piacerti. Ha un layout troppo appariscente, in più ti rallenta il portatile in maniera insopportabile. Insomma, hai deciso che vuoi tornare indietro. 
Ecco, mettitelo in testa: non si può. 

domenica 5 febbraio 2012

LAVORO FISSO.....questo è il problema!



I giovani (15-24 anni), risultati dipendenti a tempo determinato sono pari al 46,7% del totale dei dipendenti occupati in quella stessa fascia d'età. E' quanto emerge da elaborazioni su dati Istat relativi alla media annua del 2010. Prendendo in considerazione i dipendenti over 35, solo l'8% di questi è figurato come a tempo determinato.
In Italia ci sono 2,364 milioni di dipendenti a tempo determinato e 385 mila collaboratori. E' quanto emerge dai dati Istat sul terzo trimestre del 2011. In tutto si tratta, quindi, di 2,749 milioni di persone a cui manca il posto fisso, ovvero lavoratori atipici. 

Dipendenti atipici +7,6% rispetto a 2010
Continua, così, a crescere il numero dei dipendenti a termine, che segna un rialzo del 7,6% (+166.000 unità) su base annua. Un aumento che coinvolge per circa due terzi gli under 35, fascia nella quale l'incidenza del lavoro a termine sul totale degli occupati raggiunge quota 10,3%.

Quanto ai collaboratori, invece, si registra un piccolo passo indietro rispetto al terzo trimestre del 2010 (-2,1%, ovvero -8 mila unità).


Fonte: www.tgcom.it


Nessuna demonizzazione del posto fisso, che rimane per noi una importante aspirazione”: lo ha affermato il ministro del Lavoro Elsa Fornero in un’intervista a Sky Tg24 interpretando l'asserzione del premier Mario Monti.
Fornero ha chiarito che alla possibilità del “posto fisso” si affianca la opportunità di una “flessibilità buona che non è come quella cattiva, che si traduce in precarietà. Ci dobbiamo sforzare - ha aggiunto - per avere una flessibilità buona” ed è quanto il Governo sta facendo. “L’idea delle liberalizzazioni è stata quella di introdurre proprio la flessibilità buona” attraverso le norme varate.

Infelice la frase del vice ministro al Lavoro Michel Martone (“Se a 28 anni non ti laurei sei uno sfigato”): ha detto il titolare del dicastero Elsa Fornero nel corso dell'intervista. “Sicuramente io non avrei usato quella espressione, perché sono abituata a lavorare con gli studenti e so che ci sono diverse condizioni di vita e di famiglia”, ha detto il ministro, che diversificano i percorsi verso la laurea.

Ma i giovani cosa ne pensano?? Il posto fisso è ormai utopia?

Scrissi un articolo nel 2008 proprio sul precariato e sui giovani e devo dire che la situazione non è cambiata affatto, anzi, sembra peggiorata.
Potete leggere qui à http://arkysia.blogspot.com/2008/05/basta-con-questo-lavoro-precario.html


E se da bambini a domanda:” Cosa vuoi fare da grande?” rispondevi:” astronauta, avvocato, attrice, maestra, dottore ecc..  adesso un bambino dovrebbe rispondere: “un lavoro a tempo indeterminato!!!”

sabato 4 febbraio 2012

Costa Concordia: Le tecniche di recupero



Ammesso che sia possibile rimettere la Concordia in condizione di galleggiare e che sia dichiarata "relitto", che cosa sarà di questa isola galleggiante da 290 metri per 35, alta 52 metri?


Dal naufragio del 13 gennaio la Costa Concordia continua a fare paura.
Ci sono ben 2.300 tonnellate di gasolio contenute nei suoi serbatoi, insieme a 42 tonnellate di olio lubrificante, che, fuoriuscendo, causerebbero il più grande disastro ambientale della storia italiana.
Intanto CosmoSkyMed, un satellite dell'Agenzia Spaziale Italiana è pronta a dare l'allarme in caso di fuoriuscite.
Per il recupero le ipotesi al vaglio sono diverse.
La prima prevedere la chiusura della falla e il progressivo svuotamento della nave dall'acqua.
Grossi palloni gonfiati di aria posizionati sotto la fiancata di dritta – quella sommersa – e l'azione di traino di alcuni potenti rimorchiatori raddrizzeranno la Concordia così che possa essere trasportata in un bacino di carenaggio idoneo.
Se non dovesse funzionare, i tecnici della Smit (o eventuali altre aziende) potrebbero passere al piano B: sezioneranno in tronconi il relitto e porteranno via la nave pezzo a pezzo.

L'appalto per il recupero del vascello non è stato assegnato ancora, ma laSmit Salvage, una società olandese specializzata in questo tipo di operazioni che nel 2001 si era occupata della messa in sicurezza del sommergibile russo Kursk, è già stata incaricata del recupero del carburante e proporrà un piano anche per il recupero del relitto.
I tecnici olandesi sono già sul posto e hanno circondato la nave con un cordone di barriere galleggianti il cui compito è quello di contenere eventuali perdite.